Che cos’è il Progetto Onda?
Il progetto si prefigge di incrementare l’offerta di servizi educativi e di cura per la prima infanzia, con particolare riferimento alla fascia 0-3 anni, in un contesto, quello dell’ATS ‘Montagne Aquilane’ (AQ), in cui si registra una forte carenza degli stessi. Dopo i lavori di adeguamento dell’immobile di proprietà comunale, a Navelli sarà avviato un nuovo asilo nido con servizio mensa, aperto 6 ore al giorno dal lunedì al venerdì, basato sull’approccio innovativo ONDA (Outdoor-Natura-Digitalizzazione-Accoglienza), caratterizzato dall’utilizzo dell’ambiente quale palcoscenico privilegiato delle attività pedagogiche, dall’introduzione della digitalizzazione per stimolare le abilità psico-motorie e cognitive e dall’apertura alla comunità educante, sollecitando la cooperazione e i legami solidaristici tra persone ed enti.
Cosa prevede?
Il progetto consentirà di attivare 20 posti nido autorizzati, cui accederanno minori selezionati mediante graduatoria. Le famiglie parteciperanno economicamente tramite il pagamento di rette di iscrizione commisurate al grado di vulnerabilità socio-economica. Il servizio prevede anche attività di supporto alla genitorialità e attività funzionali all’integrazione delle famiglie, allo sviluppo della socialità e dell’inclusione. Saranno infine erogati percorsi formativi rivolti agli educatori e agli altri attori impegnati nei servizi educativi.
Il progetto prevede il coinvolgimento complessivo di 60 minori e dei relativi nuclei familiari.
Con i Bambini, in linea con la strategia di comunicazione adottata dalla Fondazione CON IL SUD, ha privilegiato da subito una modalità partecipativa, coerente con una idea più ampia di cambiamento culturale nell’approccio al fenomeno della povertà educativa minorile.
L’obiettivo di medio-lungo periodo è, da una parte, quello di favorire una maggiore attenzione al tema della povertà educativa minorile in Italia, in particolare veicolando una visione non parziale ma di insieme del fenomeno; dall’altra, promuovere il Fondo quale importante possibilità di intervento concreto e sistemico contro la povertà educativa. Attraverso il Fondo è possibile offrire opportunità e futuro a bambini, ragazzi, famiglie, territori, attivando o consolidando “comunità educanti”, provocando significative innovazioni sociali.
Un percorso di cambiamento, attraverso processi ed esperienze territoriali che vanno comunicati molto e bene, che vanno raccontati e condivisi, messi a valore per una comune causa. La comunicazione, da questo punto di vista, non è soltanto funzionale e opportuna in un’ottica di informazione e narrazione di processi e risultati, ma può esserlo anche nell’ottica più profonda di provocare, facilitare o accompagnare modelli di “comunità di pratiche”, capaci di generare nuovi processi e nuove innovazioni nelle realtà locali interessate.